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Tre motivi per cui ha ancora senso includere oro nei portafogli


Secondo i dati appena pubblicati dal World Gold Council, gli ETF auriferi hanno registrato il loro settimo mese consecutivo di flussi positivi, aggiungendo 104 tonnellate a giugno, equivalenti a 5,6 miliardi di dollari statunitensi o ancora al 2,7% delle attività in gestione, portando le disponibilità globali al nuovo massimo storic di 3.621 tonnellate. E guardando ai flussi cumulati per l'anno nel suo complesso, questi ammontano a 39,5 miliardi di dollari, che, spiegano dall’ente: "è significativamente al di sopra del livello più alto di afflussi annuali, sia in termini di tonnellaggio (646 nel 2009) che di valore in dollari (23 miliardi di dollari nel 2016). A conferma della forza della domanda, anche gli afflussi del primo semestre sono nettamente superiori al livello record decennale degli acquisti netti delle banche centrali nel 2018 e nel 2019”. 

Ci sono più possibilità vedere un ulteriore rialzo che un ribasso, a causa di diversi fattori.

1) l'aumento dell'indebitamento derivante dalle politiche monetarie e fiscali che le banche centrali e i governi hanno messo sul tavolo per limitare l'effetto negativo che la COVID-19 sta avendo sull'economia mondiale.

2) l'oro ha guadagnato lo status di copertura redditizia, mentre altre coperture storiche come le obbligazioni hanno perso il potenziale di apprezzamento a breve termine.

3) l'oro sta beneficiando della debolezza del dollaro statunitense


Articolo completo su fundspeople. com

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